Raccolta di poesie di undici scrittori russi contemporanei accompagnati dalle acqueforti di Katia Margolis:
Jurij Kublanovskij, Aleksandr Kušner, Elena Ušakova, Aleksej Purin, Bakhyt Kenjeev, Viktor Kulle, Boris Khersonskij, Evgenij Rejn, Anatolij Najman, Olga Sedakova, Lev Loseff
"Arrivando a Venezia, i poeti russi portano con sè, nell’anima, la sconfinatezza delle loro terre, l’immagine indelebile delle loro esperienze di vita, di storia, di cultura, molto più forte di quella di viaggiatori di altre parti d’Europa: nella miniatura di Venezia, dove ogni punto tra mare e cielo è denso di sublimi creazioni d’arte e insieme pulsante di semplici realtà d’ogni giorno, essi partecipano di un’esistenza diversa da quella cosmicamente grandiosa dei loro spazi e al ritorno conservano in sè i suoi colori, luminosi nelle ore assolate e sobri nelle brume cineree, lo splendore dei marmi levigati dai secoli e i riflessi opalini delle notti lunari. “Venezia, indimenticabile, resti negli occhi, ritorni in sogno”, dice Aleksej Purin. Venezia squisita, europea e moresca, di Aleksandr Kušner, quella intima, fascinosa e festosa di Elena Ušakova, mentre Bakhyt Kenjeev vive una Venezia enigmatica che in filigrana lascia trasparire sembianze, associazioni, reminiscenze e Viktor Kulle offre una Venezia favolosa, fantastica, surreale. In altri ancora Venezia magicamente si trasfigura attraverso il prisma della loro immaginazione e memoria, sempre restando unica, inobliabile.
Assente è Iosif Brodskij, ultimo veneziano russo, che ha eletto San Michele a sua dimora estrema. I suoi posteri continuano una venezianità che, nata in una “terra congelata” o sconfinata, già aveva una gloriosa tradizione: questo libro, in virtù anche delle magiche evocazioni visive di Ekaterina Margolis, felicemente lo continua e soltanto per ora qui la conclude." Vittorio Strada