Una nonna, ex insegnante, racconta la sua infanzia ai nipotini nella forma della filastrocca. Luisa Dalla Toffola ripercorre, così, le sue prime esperienze di vita e di giochi.
“Luisa non è consapevole di quanta poesia è scritta dentro questi versi, così semplici, scorrevoli e sintetici nel raccontare. Le sedici poesie parlano di un periodo in cui le famiglie vivevano facendo molte economie, è uno spaccato di vita degli anni 50 e i giochi dei bambini erano delle invenzioni con le poche cose che si potevano avere […] Decidere di scrivere in dialetto trevigiano è stata una scelta felice, la scelta del cuore […] Deliziosi sono i disegni colorati a pastello di Cristiana Barbisan che illustrano le poesie con linee semplici, interpretando in modo straordinario l’atmosfera creata dalla poesia.”
Bruna Brazzalotto